La freccia azzurra

Opera street art realizzata in un percorso ad immagini tratto dal racconto di Gianni Rodari “La freccia azzurra”: composto da 26 scene numerate. Nel Sottopasso Ferroviario.
Indirizzo Via Magenta, 20831 Seregno MB, Italia
Punti di contatto
Cap 20831
Modalità di accesso

Ingresso a piano strada, accessibile a persone con disabilità.

Autore: Cristian Sonda. Nasce nel 1976 a Milano. Nel 1991 con lo pseudonimo SONDA comincia il suo percorso scegliendo l’arte pubblica e di strada come elemento per la sua ricerca artistica e come supporto per esporre le sue figurazioni. Durante il primo decennio, i suoi dipinti realizzati a spray invadono le grandi metropoli del Nord Italia, in prevalenza a Milano. Nel 2003 avviene un cambio radicale nei metodi comunicativi ed espressivi delle sue figurazioni: Cristian decide di semplificare i concetti, di veicolare tramite la propria arte un messaggio da condividere alla gente, raggiungendo con esso il maggior numero di persone e quindi comprendendo in anticipo il pieno potenziale di un’opera dipinta in strada. Il messaggio semplice e diretto si prefigge lo scopo di stimolare un dialogo con la città e con i propri interlocutori in un percorso di critica culturale. Nello stesso anno collabora con altri artisti milanesi che si esprimono con mezzi e messaggi differenti ma con simili intenti di comunicazione di massa di concetti veicolati tramite figurazioni in strada. Nasce così in quegli anni il fenomeno artistico mondiale conosciuto con il nome di street art. Nel 2005 i media iniziano ad interessarsi al nuovo linguaggio che appare sui muri di Milano, arrivano così le prime pubblicazioni sui quotidiani nazionali che rispondono al desiderio della cittadinanza di capire il nuovo percorso artistico e sociologico. Nel 2006 frequenta l’Istituto Europeo del Design (IED). In quei mesi di cambiamenti espressivi, Cristian intraprende un ulteriore cambio stilistico portando in strada uno stile pop surrealista tipico dell’editoria per l’infanzia.


Anno di realizzazione: 2020 - correva il centenario di Gianni Rodari.


Intervento: è stato realizzato un percorso ad immagini tratto dal racconto di Gianni Rodari “La freccia azzurra”, composto da 26 scene numerate. L'obiettivo è quello di trasformare un “non luogo” (spesso vandalizzato e utilizzato in maniera “impropria”) in un luogo di passaggio dove fermarsi, guardare e stupirsi. Il concetto era quello di legare il sottopasso ad una delle più famose ed avvincenti favole dell’autore italiano.
La favola da cui è tratto l’intervento murale narra le avventure di Francesco, un povero bambino orfano che anela un giocattolo che ogni giorno vede nella vetrina di un negozio di giocattoli di proprietà della Sig.ra Befana. I giocattoli attendono il giorno in cui saranno regalati ai bambini che li desiderano, ma la notte prima del 6 Gennaio scoprono in maniera casuale che non saranno affatto regalati ai bimbi che li desiderano, bensì venduti a ricchi genitori per grosse somme di denaro. I giocattoli delusi, si animano per magia ribellandosi a quel fato ingiusto e scappano dal negozio alla ricerca di Francesco, il povero orfanello, nel cuore della notte… Così comincia l’avventura. Inizialmente, l’intervento doveva essere realizzato con la modalità “Arte Partecipata”, in collaborazione con tantissimi studenti degli istituti di Seregno, ma non è stato possibile in quanto interrotto dalla pandemia per il Covid19. Il progetto inizia nel febbraio 2020. Le prime scene che furono realizzate sono quelle situate nel passaggio sotterraneo. Nel giugno 2020, grazie alle norme meno restrittive, incomincia la fase Arte Partecipativa.

Ogni scena è realizzata con tre livelli distinti: immagine centrale, cornice interna, cornice esterna. La figura centrale viene realizzata con una tecnica che simula l'acquerello su carta, l’immagine si compone al centro in maniera dettagliata, nelle parti esterne divengono più immateriali, fino ad essere accennate come un rapido sketch gestuale di una matita su foglio. Le doppie cornici sono pensate come ipotetici fogli di cartoncino colorati, la prima nera congiunge tutto il lungo percorso nella sua totalità, la seconda cambia di volta in volta per distinguere con un rapido colpo d’occhio una scena dall’altra.

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